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Invio Telematico

Registratore telematico per l'invio dei corrispettivi

Ogni punto vendita sarà obbligato a dotarsi di registratore telematico.  
                                                                           
1° Luglio 2019 - al via il primo scaglione per l’invio telematico dei corrispettivi.

Con il Decreto Legislativo n. 119/2018 sono state definite le nuove normative riguardanti la trasmissione dei corrispettivi elettronici.

La nuova normativa fiscale stabilisce il regime obbligatorio della memorizzazione elettronica e trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate dei dati relativi ai corrispettivi giornalieri.

Fino al mese di luglio l’invio dei corrispettivi telematici è facoltativo per chi nel 2018 ha esercitato l’opzione ma a partire dal 1° luglio 2019 scatterà l’obbligo di scontrino telematico per i soggetti con un volume d’affari superiore a 400.000 euro, obbligo che dal 1° gennaio 2020 si estenderà a tutti gli esercenti.

Per ciascun punto vendita è obbligatorio dotarsi di un registratore telematico (RT), che dovrà rispettare le regole tecniche previste dal provvedimento del 28 ottobre 2016. Non sarà possibile adottare soluzioni operative diverse. Inoltre ogni esercente si deve adeguare adottando un’infrastruttura che garantisca la connettività verso l’esterno del punto vendita.

Il registratore telematico, ha già al suo interno il supporto necessario a gestire tutte le criticità e le eccezioni, a garanzia della continuità della trasmissione telematica dei dati.

Ad esclusione delle vendite per le quali è emessa su richiesta la fattura elettronica per le cessioni di beni o servizi in locali aperti al pubblico, sarà obbligatoria la certificazione delle operazioni tramite la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri all’Agenzia delle Entrate.

Corrispettivi elettronici: cosa sono?

I corrispettivi elettronici eliminano alcuni adempimenti contabili come il registro dei corrispettivi, la conservazione di documenti, scontrini e ricevute fiscali, escluse le vendite effettuate dietro richiesta di fattura elettronica.

In pratica, i corrispettivi elettronici consentono a commercianti al dettaglio, alberghi, bar e ristoranti ecc., di poter procedere alla memorizzazione elettronica e trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate dei dati dei corrispettivi giornalieri delle vendite di beni e delle prestazioni di servizi rilevanti ai fini IVA, trasformando così i vecchi scontrini e ricevute, nello scontrino elettronico.
Cos'è lo scontrino elettronico?

Lo scontrino elettronico è la versione digitale del tradizionale scontrino, o ricevuta, fiscale che attualmente viene rilasciato dagli esercenti a fronte di una vendita di un bene o servizio.

Dal 1° luglio 2019, per i commercianti che hanno un fatturato superiore ai 400.000 euro, sarà obbligatorio inviare lo scontrino elettronico, tramite i nuovi dispositivi RT che sono in grado di inviare appunto in via telematica i corrispettivi giornalieri all'Agenzia delle Entrate.

Al cliente al posto del consueto scontrino emesso dal tradizionale Misuratore Fiscale (MF), verrà rilasciato un Documento Commerciale contestualmente alla vendita, valido come documento di garanzia per certificare l'avvenuta vendita.

L’obiettivo di questa nuova procedura è:

  • semplificare e armonizzare i processi, alias documenti di certificazione dei corrispettivi derivanti dalle operazioni B2B e B2C;
  • consentire all’Agenzia delle Entrare di acquisire tempestivamente e correttamente i dati delle certificazioni, di completare le basi per attuare le disposizioni in tema di supporto per la compilazione della dichiarazione IVA, dei redditi e nella liquidazione delle imposte, rivolta in particolare agli operatori IVA di piccole dimensioni;
  • potenziare le procedure di analisi del rischio e controllo dell’evasione fiscale;
  • proseguire nel processo di digitalizzazione del Paese al fine di ridurre i costi e rendere più efficienti i processi aziendali.



Bonus del 50% per i nuovi registratori telematici                

Per rendere meno oneroso l’avvio dell’obbligo di trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri, nei confronti dei negozianti che acquisteranno nuovi registratori di cassa (o adegueranno quelli esistenti) è stato introdotto un credito d’imposta pari al 50% della spesa sostenuta.

Il bonus per chi acquista un nuovo registratore di cassa darà diritto ad un credito d’imposta di massimo 250,00 euro; chi invece adatterà il dispositivo già in possesso, riceverà un contributo fino a 50,00 euro.

Il credito d’imposta può essere utilizzato in compensazione tramite il modello F24 a partire dalla prima liquidazione periodica dell’IVA successiva al mese a cui fa riferimento la fattura rilasciata per l’acquisto o l’adattamento del registratore di cassa.

Procedura e sequenza  accreditamento esercente Agenzia delle entrate


                                                                                                     

                                                                                                                                                                                                                                                                               
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